Valle Imagna Territorio
VALLE IMAGNA APARTMENTS
Il magico territorio della Valle Imagna
Le nostre strutture Il Castello di Venere ed Il Borgo del Castello sono immerse nel cuore della valle Imagna da dove sono facilmente raggiungibili tutte le località che la compongono e tutte le attrazioni turistiche presenti.
Le nostre strutture sono facilmente raggiungibili dai più importanti aeroporti del nord d’ Italia, come Orio al Serio (BG) , Linate (MI), Malpensa (VA).
Dalle nostre strutture è facile arrivare a visitare tutti i grandi laghi del nord d’ Italia presenti nella regione Lombardia.
La valle bergamasca accoglie al suo interno 16 caratteristici Comuni: Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Barzana, Bedulita, Berbenno, Brumano, Capizzone, Corna Imagna, Costa Valle Imagna, Fuipiano Valle Imagna, Locatello, Palazzago, Roncola, Rota d’Imagna, Sant’Omobono Terme e Strozza nella provincia di Bergamo.
Bergamo
Bergamo è una delle poche città capoluogo italiane, il cui centro storico è rimasto completamente circondato dalle mura che, a loro volta, hanno mantenuto pressoché intatto il loro aspetto originario nel corso dei secoli.
Rota d’Imagna
Il recente rilancio del turismo ha fatto sì che il paese di Rota d’Imagna diventasse il principale centro turistico della valle. Questo grazie alla gradevole posizione da dove si possono compiere un gran numero di escursioni adatte ad ogni tipo di esigenza: sia semplici passeggiate che percorsi impegnativi, fino alla possibilità di utilizzare proficuamente la mountain bike.
Brumano
Caratteristiche sono le sculture su pietra interrata realizzate dal maestro Carlo Vitari a inizio secolo distribuite in ogni angolo del paese. Una mappa, situata davanti al municipio ne permette l’individuazione.
Fuipiano Valle Imagna
Posto alla testata della Valle Imagna, in posizione defilata rispetto ai principali centri, ha sempre mantenuto le caratteristiche del piccolo borgo montano, con i propri abitanti per lo più dediti a vivere di ciò che la natura forniva loro. Conseguentemente le attività principali sono sempre state quelle del pastore, dell’allevatore, del boscaiolo e del carbonaio, ovvero colui che trasformava la legna in carbone vegetale.
Sant’Omobono Terme
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di terme di acque sulfuree che, unite alla tranquillità della zona ed all’aria pulita, rendono il luogo adatto a chi vuole trascorrere momenti di relax rigenerando il corpo.
Corna Imagna
Qui troviamo edifici che mantengono ancora il carattere unico dei fabbricati di una volta con i tipici tetti in piöde (lastre di pietra locale) della valle nonché la singolare disposizione delle tradizionali abitazioni dove un unico portone di ingresso è posto quasi a protezione della corte interna sulla quale si affacciano più edifici.
Locatello
Inserito in un contesto montano molto caratteristico, presenta luoghi di particolare fascino in stile rustico: ottimo esempio a tal riguardo sono gli edifici con mura in pietra e i tetti in piöde (lastre di pietra locale), situati in località: Ca’ Felice, Disdiroli, Bustoseta, Vaio e Ca’ Prospero.
Costa Valle Imagna
Da Costa è possibile godere un ampio panorama, in particolare, volgendo lo sguardo a nord l’occhio cade sull’imponente monte Resegone. Raggiungendo la frazione di Forcella e il Passo del Pertüs (m 1186) lo sguardo si estende sull’intera Brianza e, nelle giornate favorevoli, fino a Milano. Vi è ancora infatti chi ricorda che, durante la seconda Guerra Mondiale, dal Pertüs erano visibili, di notte, gli incendi causati dai bombardamenti alleati sulla capitale lombarda. Vi è la chiesa parrocchiale seicentesca dedicata alla visitazione di Maria.
Berbenno
in questa località vi sono le case che hanno mantenuto inalterato nel tempo il loro stile rurale. La tradizione vuole che il lunedì di Pasqua, gli abitanti del paese si rechino sulla cima di questa montagna, in prossimità della chiesa, e lascino rotolare nei prati sottostanti uova sode tinte di colori festosi (uova pasquali).
Capizzone
La storia del paese è ancora avvolta da un velo di incertezza, vista la mancanza di ritrovamenti o documenti che permettano di datare i primi insediamenti stabili. Si pensa tuttavia che i primi abitanti presenti sul territorio siano stati i Romani, vista la loro presenza in tutto il resto della valle Imagna e della valle Brembana.
Il centro abitato principale di Roncola è adagiato su una dorsale a circa 854 metri sul livello del mare, presso il quale scorre il periplo valdimagnino. Le restanti contrade, tra le quali Roncola Alta, San Defendente e Cà Maltroti, occupano il versante nord di questa dorsale, circa a quote comprese fra i 600 gli oltre 1000 metri.
Roncola
Gran parte del territorio comunale è occupato da boschi o da scoscesi pascoli di montagna. Si possono trovare piccoli ghiaioni o pareti rocciose in prossimità della vetta del Monte Linzone (1392 metri), la principale montagna delle vicinanze e punto più alto del comune di Roncola.
Strozza
Primo paese all’imbocco della valle Imagna, posto a “sentinella “ dei tesori naturalistici che la valle racchiude. Il nome deriva dalla particolare morfologia della valle, segnata dal torrente Imagna, che separa i due versanti in questo tratto finale, dove si inforca per circa due chilometri prima di confluire nel fiume Brembo, a Clanezzo.
Palazzago
Palazzago è stato da sempre legato all’agricoltura, con la produzione di uva, vino, miele, castagne e legname. Un tempo erano sviluppate anche alcune attività artigianali, tra cui la produzione delle pietre coti e l’industria tessile, con la presenza di due filande.
Bedulita
Il paese vanta una storia millenaria. Risalgono approssimativamente all’anno 1000, le origini di questo borgo posto a mezza costa sul monte Albenza, anche se è presumibile che vi fossero insediamenti umani già molti secoli prima di questa data, come si evince da alcuni ritrovamenti avvenuti nella grotta denominata Buco del Corno, dove sono stati portati alla luce frammenti di ceramica.
Barzana
Merita menzione palazzo Passi-Ghidini edificato nel XV secolo sui resti ancora ben visibili di un accampamento romano (castrum), viene poi ampliato nel XVII, stanze magnificamente affrescate,giardino all’italiana molto ben conservato e parco.
Almenno San Bartolomeo
presenti numerose aree verdi come il Roccolone, una parco collinare e boschivo che può essere visto come una sorta di “polmone verde” di Almenno. Esso si estende al centro del territorio comunale per quasi trenta ettari, è solcato da numerosi sentieri ciclopedonali e rappresenta un crocevia d’incontri per gli appassionati di mountain bike e trekking. Un’altra area verde di spicco è il Parco Oasi sul Brembo, vicino al quale sorge nel mese di luglio il Campo Scuola Giovani Alpini e che si collega mediante un sentiero al “Brembobeach”.
Almenno San Salvatore
Nel territorio di Almenno San Salvatore sono presenti diversi edifici di rilevante valenza storico-aritistica.
Particolarmente importante è il complesso della Pieve e dell’annesso santuario della Madonna del Castello con affreschi risalenti al X secolo, la prima, e pitture di Andrea Previtali e di Gian Paolo Cavagna, il secondo.
Escursionismo, ciclismo, avventura, divertimento, magia naturalistica

Laghetto del Pertùs
Questa escursione condurrà al passo del Pertus, il valico che mette in collegamento la Valle San Martino e la Valle Imagna. Qui si trova un bel laghetto prealpino e si può ammirare uno straordinario panorama sulle cime orobiche, i laghi della Brianza e in lontananza scorgere le vette del Monviso e del Monte Rosa. Per raggiungere la meta, si percorrà il sentiero che partendo da Carenno, il paese dei muratori, che porterà prima al roccolo del Passo Pertulena e poi all’ex Grand Hotel del Pertus, una struttura nata durante la Belle Epoque per ospitare personaggi illustri diventata poi una colonia estiva per seminaristi e infine abbandonata.

Santuario della Madonna di Cornabusa
Ricavato da una grotta naturale, il Santuario Madonna della Cornabusa fu costruito nel corso dei secoli a partire dal ’500.
Tra il 1350 e il 1440, la Valle Imagna era scossa dalla guerra tra Guelfi e Ghibellini. Per trovare scampo dalle violenze e dai saccheggi, gli abitanti di Cepino si ripararono in questa grotta ‘roccia buca’, denominata ‘corna busa’ nel dialetto bergamasco.
Oltre alle provviste necessarie al sostentamento ognuno di loro si era portato un oggetto caro. Una delle anziane portò con sé una statuetta lignea, un’effigie di Maria Vergine Addolorata.

Passo Valcava
Il valico di Valcava è un valico prealpino posto a 1.340 m di altitudine, che mette in comunicazione la Valle San Martino con la Valle Imagna. Prende il nome dal paesino di Valcava, che si trova in prossimità del valico sul versante della Val San Martino; per metonimia, talvolta, con “Valcava” si intende anche il valico stesso. Dal gennaio 2018, è il passo più elevato tutto bergamasco ed aperto al traffico automobilistico, superando i ben noti passi di Zambla e della Presolana.

Escursionismo ai tre faggi
Il percorso parte da Fuipiano che sorge a 1019 metri di altezza e per questo conosciuto come “il tetto della Valle Imagna”. Dal paese partono escursioni interessanti attraverso prati e boschi lungo i crinali tra la Val Brembilla e la Valle Taleggio, sulla panoramica Costa del Pallio che porta verso il Resegone. L’itinerario inizia nei pressi del fabbricato dell’acquedotto, raggiungibile passando dalla piazza principale del paese e risalendo via Milano fin dove la strada asfaltata termina. Su uno slargo sulla sinistra è possibile lasciare l’auto. L’itinerario proposto conduce alla località Tre Faggi che prende il suo nome proprio da tre enormi faggi secolari.

Pozze di Erve, piscine naturali
Il sentiero che attraversa una piccola e meravigliosa piscina naturale. È l’inaspettata sorpresa che incanta chi attraversa questo bellissimo sentiero di montagna.
Il luogo ideale per chi ama le gite all’aria aperta, anche in famiglia, dove poter fare una sosta ristoratrice e rilassarsi su spiaggette di sassi rinfrescandosi, d’estate, con le acque gelide delle sorgenti montane e divertirsi sugli scivoli naturali.

Anticima Monte Ocone
La dorsale montuosa che dal Resegone di Lecco si stacca verso S, va a formare una serie di elevazioni minori, tra le quali la Corna Camozzera, la Quota 1411 e il Monte Ocone, tutte e tre raggiunte dal percorso di cresta proposto qui di seguito. Contrariamente al più rinomato vicino queste cime non sono molto frequentate, tranne il Monte Ocone quale meta a sé dalla Bergamasca. Tuttavia l’itinerario della traversata è molto vario, dispensa interessanti panorami, in particolare sul Resegone stesso ed offre anche un discreto interesse storico, sia per la presenza di vecchie miniere di Galena (solfuro di piombo) che si trovano a metà strada tra il Rifugio Alpinisti Monzesi e il valico La Passata e che si possono in parte visitare, sia per l’esistenza di tracce di un confine tra Stato di Milano e Stato Veneto.

Il Castello dell’Innominato
A cinque chilometri da Lecco si trova questo castello posto 180 metri sopra il livello del lago, raggiungibile a piedi attraverso un breve sentiero panoramico in circa 30 minuti. Il percorso parte dal Santuario di Girolamo e passa dalla cappella dedicata al Santo. I resti del castello sono un recinto quadrangolare con una torre sbrecciata, trasformata nel 1902 in una cappella. La tradizione popolare ha voluto considerare questo come il luogo al quale si è ispirato Alessandro Manzoni per ambientare il castello dell’Innominato per via della sua collocazione impervia e arcigna dalla quale si domina il Lago di Garlate, il Monte Barro e l’abitato di Vercurago. E’ una meta ideale per una passeggiata facile in tutte le stagioni.

Monte Linzone, vetta con vista su laghi e valli
Il percorso parte da Fuipiano che sorge a 1019 metri di altezza e per questo conosciuto come “il tetto della Valle Imagna”. Dal paese partono escursioni interessanti attraverso prati e boschi lungo i crinali tra la Val Brembilla e la Valle Taleggio, sulla panoramica Costa del Pallio che porta verso il Resegone. L’itinerario inizia nei pressi del fabbricato dell’acquedotto, raggiungibile passando dalla piazza principale del paese e risalendo via Milano fin dove la strada asfaltata termina. Su uno slargo sulla sinistra è possibile lasciare l’auto. L’itinerario proposto conduce alla località Tre Faggi che prende il suo nome proprio da tre enormi faggi secolari.
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The best view of the valley in a wonderful place.

